8 PROGETTI del MISE per la “Delli Paoli, Guida & Associati”

La Delli Paoli, Guida & Associati è un’azienda con una spiccata vocazione all’internazionalizzazione commerciale.

Obiettivo dell’azienda è quello di estendere per il mondo l’eccellenza dei suoi prodotti da forno, dolci e salati, incrementando la visibilità dell’impresa sui mercati internazionali e creando (come già successo grazie alla partecipazione a fiere internazionali quali la Ism di Colonia, la Prod Expo di Mosca e la Foodex di Tokyo) nuove partnership e accordi commerciali con operatori esteri.

La Delli Paoli, Guida & Associati è essa stessa tra le società TEM (Temporary Export Manager) accreditate dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Cosa vuol dire? Il TEM è un consulente aziendale, ovvero una figura esterna che l’azienda interessata all’internazionalizzazione acquisisce per un periodo di tempo variabile ed introduce nella propria organizzazione con finalità di crescita economica ed organizzativa.

Si tratta, per l’azienda Delli Paoli, Guida & Associati, della seconda partecipazione al ciclo di voucher per l’internazionalizzazione stanziati dal Mise: circa 38 milioni di risorse stanziati nel 2017, ulteriormente incrementati di 10 milioni dal decreto interministeriale del 19 febbraio 2018.

Sono fondamentalmente due le tipologie di agevolazioni: i voucher “early stage” e quelli “advanced stage”, il cui importo varia tra gli 8mila e i 25mila euro.

Entro il corrente mese di maggio, la Delli Paoli, Guida & Associati andrà a rendicontare la sua attività come TEM di ben otto progetti per altrettante realtà commerciali del settore Food.

Dopo 12 mesi di attività si tirano le somme: risultati più che positivi per ciascuna delle aziende seguite, che hanno considerevolmente aumentato il loro volume d’affari internazionali.

 

 

 

LO SAPEVI CHE…? “Code d’aragosta”, un nome curioso per un capolavoro della pasticceria

Vi siete mai chiesti perché le aragostine, versione mignon delle classiche code d’aragosta, si chiamino così?

Si tratta di una variante della tradizionale sfogliatella riccia napoletana, ma di dimensione più grande e forma allungata, tanto da sembrare, per l’appunto, il carapace di un’aragosta.

Questo dolce nasce da una sperimentazione, come tutti i capolavori culinari: un pasticcere napoletano pensò bene di utilizzare lo stesso “scheletro” della sfogliatella Santarosa, ma variandone la forma e il ripieno.

Una coda d’aragosta che si rispetti viene farcita con crema, panna montata o cioccolato…e chi più ne ha più ne metta.

Quale scegliere? Con le aragostine alla crema di Positano Forno e Cremeria si va sul sicuro!

Gusta la variante che preferisci: aragostine al cioccolato, al pistacchio, all’arancia o al limone.

Hai solo l’imbarazzo della scelta per vivere il tuo quotidiano momento di delizia.

Cosa riescono a fare gli italiani a tavola?

“A tavola non si invecchia”, recita un vecchio adagio, forse da nessuno al mondo incarnato meglio che dagli italiani. Non è sbagliato dire che sul cibo si impernia una caratteristica imprescindibile della cultura del Belpaese.

Lo sanno bene i napoletani, che del “ce piggliame na tazzulella e’ cafè?” hanno fatto un vero e proprio stile di vita.

A tavola si riunisce la famiglia nella quotidianità e nelle occasioni importanti.

Molto spesso è a cena che nascono nuovi amori.

A tavola si fanno discorsi importanti, nascono progetti. Davanti a un piatto di pasta possono venire le idee migliori. Sorseggiando un caffè si possono stringere patti.

Addentando insieme un dolce, scelto tra innumerevoli varianti in quella “guantarella” che arriva alla fine del pranzo luculliano della domenica, si può ammansire anche l’interlocutore più rigido e chiudere un buon affare.

E a proposito di “guanterella”…sapete perché si chiama così? —> LO SAPEVI CHE…? Ecco perché “a ‘guantarella e’ paste” si chiama così